l'associazione culturale NarteA presenta, domenica 12 ottobre 2014 ore 10.30, "Racconti dal risanamento" una visita guidata teatralizzata al fine di coinvolgere le famiglie e godere dell'arte di altri tempi, riscoprendo il territorio e la storia dello "sventramento", quando fu posta la prima pietra del Risanamento a Napoli, all'ubicazione dell'antica fontana di Nettuno poi rimossa, fino alla costruzione della stazione della metropolitana dell'arte zona Università.
alleghiamo, per tanto, l'estratto dal comunicato stampa dell'associazione:
NARTEA ADERISCE ALLA GIORNATA NAZIONALE DELLE
FAMIGLIE CON LA VISITA GUIDATA TEATRALIZZATA “RACCONTI DAL RISANAMENTO”
In occasione
della Giornata Nazionale delle Famiglie, domenica 12
ottobre 2014 (ore 10:30) l'Associazione Culturale NarteA presenta
"Racconti dal Risanamento", una visita guidata
teatralizzata organizzata in collaborazione con il Comitato per la
tutela e salvaguardia di Piazza Bovio al fine di coinvolgere le
famiglie e godere dell'arte di altri tempi, riscoprendo il territorio e la
storia dello "sventramento", quando fu posta la prima pietra
del Risanamento a Napoli, all'ubicazione dell'antica fontana di Nettuno
poi rimossa, fino alla costruzione della stazione della metropolitana dell'arte
zona Università. Una domenica "in famiglia" per un viaggio unico
con un prezzo d'eccezione: per questa giornata, NarteA offre la possibilità con
un pacchetto speciale 2 adulti + 3 bambini* (fino a 12 anni,
riduzione fino ai 17 anni) pagheranno una quota di € 15, mentre la partecipazione singola
prevede la quota di € 10. L’appuntamento
al pubblico è prestabilito al Caffè Pomodorino, per partecipare è obbligatoria
la prenotazione ai numeri 339.7020849 – 334.6227785.
Domenica
12 ottobre 2014 (ore 10:30), l’Associazione Culturale NarteA
aderisce alla Giornata Nazionale delle Famiglie, evento promosso in
tutta Italia dalla “Kids Art Tourism”, in collaborazione con il Comitato
per la tutela e salvaguardia di Piazza Bovio, presentando la visita guidata
teatralizzata “Racconti dal Risanamento”: una caratteristica della città di Napoli è la coesistenza delle tracce
di epoche e di stili diversi, che si avvicendano e si mescolano su più livelli,
integrandosi come in un mosaico. Per l’occasione NarteA, già sensibile
alle esigenze dei suoi piccoli visitatori, si proporrà in una veste nuova,
dando la possibilità con un pacchetto speciale formato famiglia 2
adulti + 3 bambini* (fino a 12 anni, riduzione fino ai 17 anni) di
pagare una quota di € 15, mentre
la quota di partecipazione singola prevede un biglietto di € 10. L’appuntamento al pubblico è prestabilito al Caffè Pomodorino
(piazza Bovio), per partecipare è obbligatoria la prenotazione
ai numeri 339.7020849 – 334.6227785.
Al di là dei luoghi da cartolina, dei monumenti più famosi,
delle mete turistiche, dell'oleografia, c’è un’altra Napoli che viene spesso
“celata” e merita di essere raccontata: l’Associazione Culturale NarteA vi
mostrerà “l’altro volto” della città, quello più celato nella quotidianità,
toccando la storia antropologica e urbanistica di Napoli in modo del tutto
originale. A spasso tra passato e presente, tra tradizione e innovazione, tra
storie e leggende, attraverso l’interpretazione degli attori professionisti Marianita
Carfora, Andrea Fiorillo e Antonio Perna, questo itinerario
teatralizzato vuole valorizzare quella parte
della città che conserva nel suo “ventre” un passato importante e valevole.
Partendo da piazza Bovio, si mostreranno luoghi e storie legate allo
"sventramento" della città, quando fu posta la prima pietra del
Risanamento a Napoli, all'ubicazione dell'antica fontana di Nettuno poi
rimossa, fino alla costruzione della stazione della metropolitana dell'arte
fermata Università.
Riprendendo le parole di
Benedetto Croce, “poco ritroveremo dell'antico aspetto, perché nuova è gran
parte delle sue fabbriche”: non sempre bastano i racconti per ricordare la
storia di una città, una parte è spesso oscurata o semplicemente sottovalutata.
A volte, quella parte viene sperduta o surrogata da luoghi comuni, da giudizi
superficiali, dalla superstizione: eppure il volto di Napoli è un mosaico
raffinato, che è stato calpestato e alterato nel corso del tempo. Donne e
uomini illustri hanno attraversato i suoi vicoli e vicoletti, ammirato le
antiche botteghe, esaltato l’ingegno e la maestranza di un monumento, di una
piazza, di un edificio, di un popolo; e grazie al loro impegno queste strade
conserveranno sempre il nome di quei mestieri e di quei mestieranti, gli stessi
che hanno resistito quell'estate del 1884. Fondaci, vicoli e abitazioni furono
degradati dall'epidemia di colera che trafisse la città: i vecchi quartieri di
Vicaria, Porto, Pendino, Mercato furono deturpati e i napoletani decimati. Per
la prima volta si pose la questione della riqualificazione, costringendo ad un
più ampio obbiettivo di modernizzazione: bisognava “sventrare Napoli”.
Per risanare quella ferita che aveva sfregiato il volto della città, si “pose
quella prima pietra” che avrebbe dato vita ad una nuova fisionomia urbana.
Ma nell'intento di portare vantaggio da quella speculazione, fu proprio Napoli
a perdere una fetta del suo più antico passato.
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